domenica 26 aprile 2020

Apocalisse Libro VII - Corpo del testo

Il Beato Tarnoviensis nacque originariamente come semplice testo dell'Apocalissi, con le raffigurazioni degli altri Beati (e principlamente il Beatus Facundus per la sua bellezza) , salvo poi svilupparsi con l'aggiunta del testo del Commentario stesso, con enorme ampliamento del testo scritto. 
Conseguentemente, la struttura differisce leggermente dal testo usuale dei vari Beati, in quanto prima viene riportato per intero il Capitolo dell'Apocalisse e poi segue il Commentario, invece di dividere in piccole parti il testo di ogni singolo capitolo e commentarlo subito dopo. 
Fatta questa breve premessa, si analizza ora il Capitolo VII dell'Apocalissi invero assai breve, a differenza del suo commento, decisamente prolisso, soprattutto per la parte di interpretazione dei numeri.
Il Capitolo VII si apre con la descrizione della visione di San Giovanni dei quattro Angeli ai quattro angoli del mondo che trattengono i quattro venti. Il Commentario si prolunga molto sulla interpretazione di questo numero quattro, (i quattro punti cardinali, i quattro fiumi dell'Eden, i quattro venti della Terra e cosi' via) ma quello che qui interessa è un unicum del Beato Tarnoviensis rispetto agli altri Commentari. In particolare, l'inizio di questo Capitolo viene decorato con i quattro Angeli intorno al testo stesso dell'Apocalisse, che quindi qui rappresenta la Terra. Negli spazi tra le colonne vengono rappresentati i quattro venti del mondo. (Figura 1)

Figura 1. Foglio iniziale del Capitolo VII dell'Apocalissi. I quattro Angeli
Beato Tarnoviensis XXI Secolo

Occorre nuovamente evidenziare come l'Oriente sia in alto, secondo la concezione Medievale dell'orientamento delle mappe e della prevalenza dei punti cardinali. Dunque - in senso orario, partendo dall'alto, Oriente, Arcangelo Michele, Meridione Arcangelo Raffaele, Occidente Arcangelo Gabriele ed infine sulla sinistra Settentrione Arcangelo Uriel.
L'aspetto che si nota è che l'Autore ha inteso porre non dei semplici Angeli ai quattro angoli della Terra, bensi' quattro Arcangeli, disposti e rappresentati - come vedremo - secondo principi mistici e cabbalistici.

Esaminiamo i singoli Arcangeli, partendo da Michele (Figura 2)

Figura 2. Foglio iniziale del Capitolo VII dell'Apocalissi. Particolare: l'Arcangelo Michele
Beato Tarnoviensis XXI Secolo

L'Autore del Beato Tarnoviensis ha posto l'Arcangelo Michele in alto nella posizione di Oriente, secondo una tradizione che si scosta dalla Cabbala, ma che segue la tradizione europea. Egli porta un abito turchino e rappresenta l'elemento Acqua l'umidità; particolare, la disposizione delle ali aperte, per essere contenute nel foglio, Il suo nome è scritto a sinistra in caratteri Latini ed a destra, in originale, in Ebraico. Ovviamente, l'Arcangelo Michele presiede la stagione dell'Autunno, essendo la sua festa, in particolare il 29 settembre.


Di fronte all'Arcangelo Michele, in basso sul foglio, ad Occidente, si trova dipinto l'Arcangelo Gabriele (Figura 3).

Figura 3. Foglio iniziale del Capitolo VII dell'Apocalissi. Particolare: l'Arcangelo Gabriele
Beato Tarnoviensis XXI Secolo


Ad Occidente viene posto Gabriele (Figura 3); la sua veste è rossa, come il tramonto di fuoco a ponente. Il suo nome è scritto in caratteri latini ed ebraici sovrapposti e le ali sono di un bel colore azzurro brillante con riflessi d'oro. Esso rappresenta il vertice basso della croce cosmica che alla base della creazione dell'Universo. In questo caso la linea verticale tra l'Arcangelo Michele e l'Arcangelo Gabriele rappresenta la linea maschile che incontra ed interseca la linea femminile che unisce l'Arcangelo Raffaele con l'Arcangelo Uriel; questo Arcangelo rappresenta - secondo lo schema alchemico - l'elemento Terra e l'elemento del secco.Questo Arcangelo domina sopra la stagione della Primavera. in esatta contrapposizione all'Arcangelo Michele, con la Pasqua posta come festa in contrapposizione con il 29 settembre (ossia l'equinozio di primavera contrapposto all'equinozio d'autunno).

Secondo una preghiera ebraica, da recitare ogni mattina l'orante ha alla sua destra l'Arcangelo Michele (Est), alla sua sinistra l'Arcangelo Gabriele (Ovest), di fronte l'Arcangelo Uriel (Nord) e dietro di sè l'Arcangelo Raffaele. Ecco dunque svelate le altre due posizioni. Rispetto al disegno (che ricordiamo ha l'Est in alto) a sinistra è visibile l'Arcangelo Uriel (Figura 4)


Figura 4. Foglio iniziale del Capitolo VII dell'Apocalissi. Particolare: l'Arcangelo Uriel
Beato Tarnoviensis XXI Secolo

Uriel è il quarto Arcangelo, presente in tutte le tradizioni, ma non considerato nella tradizione Cristiana in quanto estraneo al testo canonico della Bibbia. Esso rappresenta il Nord, e la stagione dell'inverno; la sua festa può essere fatta coincidere con il Natale (solstizio d'inverno); l'Autore ha rappresentato questo Arcangelo senza tenere conto dei colori specifici del Nord. Il suo nome è sulla sinistra in basso, in caratteri latini (visigotici maiuscoli) ed ebraici.






Copyright by Michele L. SAVASTA FIORE de PACTIS

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